La Neve Finta
In una delle tante notti ubriache
La neve inebria il paesaggio
Saltano gli equilibri della vita
Poi ritornano i dissesti di ieri.
È la culla dell’evasione
Con sogni da voler sognare
Creando un castello di fumo
Che in un attimo si dissolve.
È il fascino illusorio
Che aleggia nell’aria
Nutre, vive e muore
Nell’avanzato mattino.
Si è padrone e si è vittima
Degli eventi che si ripetono
Migliorano e peggiorano
Nell’attesa di mamma morte.
Lei pazienta, attende , poi
Ci avvolge nel buio duraturo
Per lenire sofferenze sofferte
Dolori futuri e non solo altrui.