Poesia
La Noia
Mani che non stanno ferme.
Tremano, cercando momenti da afferrare.
La sconfinata distesa di anime e cemento mi attende.
Trovare un angolo da cui iniziare, oltre questa coltre di nulla.
Sembra chiamarmi un vagare senza senso, vano per me.
Aspetto un traino a cui aggrapparmi per viaggiare.
Pecco di lascivia, pecco con me stessa.
Il mio futuro non me lo perdona,
Ogni ora persa è un’ora
Di cui sono schiava.