La nostra favola (quattro mani con Giuseppe Iannozzi)
Sul prato con i gomiti
e le mani adagiate al mento
immaginando d’una farfalla il volo,
scoprendo incantati la notte sù di noi
di lucciole ballerine
sù gli steli d’erba.
Stuzzicare il sogno
con sempre più arditi sogni;
e l'orecchio tendere
in attesa d'un sussurro
che sia lento stordimento;
e la tua voce che mi racconta
d’un cielo sopra Berlino,
di angeli di cristallo innamorati persi
di attori alla vecchia maniera.
Distrattamente noi con l'anima
tuffata dentro all'immaginazione
commuoverci per una stella cadente
di chissà quale lontana costellazione.
Con nastrini di preziosa seta
legata è l'anima mia alla tua;
per questo ti chiedo soltanto
di accarezzami il cuore,
e di versami poi nell’orecchio
le bugiarde tue parole di poeta.
Coraggio amor mio,
lasciamo libera la fantasia di volare,
lasciamo che nei colori delle farfalle si versi
perché sia la nostra favola promessa di fedeltà
in bilico fra l'eterno sogno
e la sempre più evanescente realtà