La paura
Non serve tu la stringa in un recinto:
se ti tormenta devi darle spazio
perché da sola sciupi il proprio strazio
che sperso al fiume vasto sarà vinto.
Sentila invece, esplorane ogni tratto,
con mano a mollo scava dentro al letto,
ascolta il corpo e aduna l'intelletto:
udito, vista, tatto, gusto e olfatto.
Idee disarmino muscoli e artigli
ché espanda l'orizzonte alla tua meta.
Ti sfiori il vento che ha palpato i gigli
oltre il sentiero atterri la sua seta.
Il passo sia leggero e senza appigli:
dietro la nuca avvampa una cometa.