LA PELLE E LA PAURA
Aggrappati
alla mia pelle adesso
Possiedila
sfilacciala
intessila di nuvole
e di respiri intrecciati
Reinventala più duttile
alle tue strane pulsioni
tempestala di mani
e dàlle forma qualunque
possa avvinghiare i tuoi fianchi
e stringerli più forte
Strappala di battiti
e desideri inespressi
ricucila di assensi
per arginare le dighe
di dinieghi passati
e già sommersi
Ripàrati dal tutto
respirandola forte
Affoga la paura
rotolandoci dentro
come un bimbo nel fango
…E piovi
nei miei sensi
come pioggia di aprile
ad irrigare i miei pori
assetati