Poesia
La porta del cielo
Non avrò capelli bianchi da contare;
nè ossa fragili da reggere
il peso di una postura.
Occhi non opachi
fisseranno una realtà oggettiva
mai conosciuta.
Carne disgregata
seppellita con dolore;
anima splendente
destata dal torpore;
sorriso di Padre
scritto nel suo cuore.
Peccati mondati
in limpido lavacro.
Mi aprirai quella bianca
porta
in mattino assolato.
Pietosa mano
benedirà
il requiem di un soldato.