la pura coscienza

nel sentore opaco
che avvolge questa vita
s'erge il brillio della coscienza.

ella ,quasi ignuda
ha forme venerande
e fuori stampo.

in altre stagioni
ha attraversato
con sai e fustagni
monti e valli
chinando il capo
sotto il nerbo dei prepotenti.

ma se pur sommessa
ha sempre respirato forte
chiamando a se gli umili.

è nel tempo ,non è un miraggio,
riluce,è brillantezza
nel grigio fango
dell'apparenza.

ancora resiste all'oro
fatuo che ha coperto la cupola
e si fa chiamre dai poveri
eterna provvidenza.

nel soppravvivere dei giorni nostri
è lebbrosa,perde a pezzi
la forma fisica,
(diciamocelo ad alta voce
in commedia ,poesia o canto
si trasforma
in araba fenice).

ma con la carità
conserva intatta la fede e la speranza.