La ragazza dei fiori di ciliegio
Passeggia lenta nel giardino in fiore,
leggera osserva l’aria che lambisce le carni
bianco perla, ondeggiando verso il lago.
I capelli corvini danzano come nuvole in festa
liberi da nastri e fermagli, mentre il tuo sguardo si posa
verso i fiori schiusi ai piedi del lago,
cantano gli uccelli la tua furente bellezza
avvolta da un kimono verde, che stringe i fianchi,
come vorrei anch’io fare.
L’iride nera scruta il lago in cerca di qualcosa
che la solitudine non può darti, mentre la mano
fulminea apre l’ombrello, per proteggere la tua
docile carne dal sole, che osa violare il tuo candore.
Con grazia e delicatezza il tuo piede tocca la frigida
acqua, che desidera lambire il tuo corpo e baciarne
ogni minima parte, come il mio animo che ora è
mare i tempesta nella tua attesa.
Tu sei colei che non esiste, tu sei colei che amo,
immateriale, palpabile, morta ed eterna,
ombra di un'altra vita o scherzo del sonno,
tormento che ritrovo negli occhi dei miei amori,
immagine che danza nella mia mente,
unica ed irraggiungibile,
la ragazza dei fiori di ciliegio.