La speranza è il mio spinello

Solitario e spregiudicato nell'arcaicitá del mio pensare con i pensieri mai certi del loro domani in questo presente talmente breve che in un attimo è giá passato mi accorgo dell'assenza ormai cronica di nuovi eroi nella delusione di questo tempo giá povero di tutto anche di veri uomini E non mi stanco mai di drogarmi con la speranza nell'ardore degli urli acuti emessi dall'anima con i miei scritti a esser effusioni quotidiane chiavi d'accesso all'inconscio soggiogato dai tormenti intrinseche volontà di fantasiosi ingegni coltivati per strada lungo i viali disseminati d'incertezza in cui pensano menti precoci a mitigarsi le sofferenze nella dimensione della fede e ascoltarsi nelle risposte che arrivano dall'interiorità E vivo memorie confuse alla ricerca di un'unica Verità andare oltre i limiti della solitudine patriota amica‐nemica dei momenti pallidi e colorati che ammantano le notti e i giorni . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati