La straniera
I tuoi occhi brillano sull'onde marine,
coi loro lampi mi fotografano l'anima,
i sentimenti impiantati in me come mine,
penetranti e pungenti come una lamina.
Il mare immenso e disteso, al tuo confronto,
per quanto imponente, è solo una goccia,
il tuo io non teme a lui raffronto,
non teme nemmeno la sotto di lui roccia.
Roccia granitica dal mar bagnata a iosa,
dura e resistente, massiccia e pesante,
non come la tua espressione gaia e gioiosa
che fa sì che le emozioni in me assai cotante
rendan la vita mia leggiadra, intensa e briosa,
in me spezzino il dolore come onde infrante.