La tenerezza non dimentichi

Teniamo lontani gli innocenti
da questo fumo scuro
che soffia al cuore,
dal rosa dei palazzi tinto d’ignominia
le città dei cedri e dei lampioni
scorticati da polvere malsana.
Portiamoli via dal grembo amaro,
la loro terra appena scorsa
in abbagli di furia.
Piccoli, sgusciano da finestre chiuse,
favole inabissate
in macchie rosse di macigni.
Non siamo sazi di sapere
dov’è che troveranno madri di carezze
donne di pane e coperte
sorelle di fiori profumati sulla bocca.
La tenerezza non dimentichi
le fragili giunture
tra fiati soffocati e l'aria tersa.
Ogni giorno vedrà scoccare frecce
da una voce bambina, come linea
a separare il male, che rinasce. 

(per Aleppo)