Poesia
La torre (di babele)
Torre sanguigna che cercasti tal fortuna,
Noi condannasti a grida di furore,
Sotto quanta luna...
Lacrime di uomini serbasti in tanta altura,
Lacrime scarlatte del nostro corpo, o mia creatura.
Mani palpitanti tra urla ed ardimenti,
Cuore screpolato in avidi frammenti.
Caduco gioiello dal tempo 'sì abissale,
Caduco germoglio di una fatua linea astrale:
Io fui lì, a morire nel guardare.
Io fui lì, a morire nel creare.