La vita non è mai come uno se l'immagina

E non potete immaginare
quante volte io abbracci
la porta di casa mia
al suo cigolare
in silenzi di rauche grida!
Infausti mosaici di disarmonie,
vitalità di pensieri dal sentire ineffabile,
in povertà d'intenti,
che con la lor presenza assenza
riempiono e svuotano
ogni volontà corporea e spirituale,
e donano all'anima
false carnalità e morigeratezze,
finte sensualità e costrizioni
qual fossero ricche tessere
d'orizzonti di cielo osceno
e di naturalità cupe,
a stimolare vuoti d'ombre;
recite,
arricchite dall'inutilità del vivere,
bufere,
che si schiantano nell'IO
a ispirare intimità selvagge
di trascendenze terrene e stellari
consumate attraverso l'Essere.
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù @ t.d.r