Poesia
La voce del telegiornale
La voce del telegiornale parla del traffico e del tempo: regolare e prevedibile. Ma tu non senti l’urlo della noia in quest’orrida pianura del banale? O presti anche il tuo nome a questa nenia di prefiche e giullari? Non so: forse anch’essi hanno ragione, eppur’io non mi rassegno a credere che tutto si concluda nelle code dei caselli d’autostrada, le sere di domenica, dopo un’inutile stagione di weekend montani spesi a sciare. Giovedì comincia l’anno nuovo: forse qualcosa cambierà, lo spero.