E seminare
schegge di silenzio
nei rimorsi
di chi se ne va
senza tendere
la mano.
Da “Fiori di campo” 1993, rieditato 2011
23 luglio 2014
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Non è vero che chi legge ha la testa tra le nuvole. Tutt’altro. Ma il poeta non può più stare solo nella sua torre a rimirare il cielo. Deve sporcare di fango i suoi passi, e raccogliere il respiro del mondo.