Laverei oltre i panni
Anche la mia anima
Troppo carica di danni,
Troppi strappi,
Cuciture rattoppate,
Furti di emozioni e giornate rovinate.
Laverei tutto ciò che mi riguarda,
Il ricordo del tuo amor
Che più non mi guarda,
Niente al mondo è più cruciale
Di lavare un pezzo d’anima,
Metterla ad asciugare
E dimenticare.
Dimenticare cosa?
Il pezzo che rimane,
Che come contadino la pecora tosa
E rimane un fardello su cui rimarginare,
Nudo ed inerme,
Lavandolo ancora.
11 marzo 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Primavera, ahimè, stagione dolce e lieta per chi possiede il dono (forse) del cor romantico: passeggiare diventa un’intrisa sensazione di profumi, dolci odori ed olezzi che solo Madre Terra può donare a noi, avidi figli, che piedi poggiam su verde distesa e rimaniamo lì, come trafitti, come pugnalati, da cotanta bellezza che lo sguardo volge oltre, verso infinite vallate e nuovi amori da far sbocciar.