Lavoratori stanchi
Per un tozzo di companatico;
lasciato spesso a figli eterna gioia;
rivoli di sudore solcano visi bruciati dal tempo.
Levatacce mattutine,
mentre anime familiari assopite,
abbracciano ancora Morfeo nell'attesa del nuovo giorno.
Il ritrovarsi con colleghi quasi fratelli,
a sorseggiar caffè dal sapore troppo amaro;
mescolando i problemi del quieto vivere,
su strade assolate battute con tenacia un altro giorno ancora.
Schiene spaccate sotto i colpi d'estati roventi;
mentre padroni troppo spesso distratti,
scompongono l'anima con discorsi nefasti;
l'istinto reclama gratitudine,
assetandosi d'improbabili pazzie,
si spegne la rabbia sotto folate di vento
sospinte da rimorsi familiari.
E il ritornar su mezzi intrisi di passione,
verso certezze sicure che sanno di eterno;
la mente slaccia gli ultimi nodi,
liberandosi da doveri di vita;
per riabbracciare chi sull'uscio attende,
per riempir d'amore ed altro,
un cuore di lavoratore stanco.