Le cadute
Torna alla mente la Caduta del cantor
grande del lago di Pusiano questo
al veder mio: cade un vecchio claudicante
misero all’aspetto con schiamazzo
i ragazzotti ridon altri inver indifferenti,
giace per terra una stracciona povera
mendica guaisce il cagnolin suo amico
da logora sporta lì povere cose sparse,
inciampa la gran dama scarpe alla moda
borsa griffata di velluto i guanti un grido
un unico affannarsi gran ressa si chiami
l’ambulanza, il copion questo caro mio lettor
non cambia se a terra è steso un monsignore
di ribellion di sdegno nasce spontaneo un moto