Finirà così.
Il buio, le chant du noir, mi rapirà dalla seggiola
mentre raffino la solitudine
con la mente.
Sbucherò dagli occhi
d'un cielo scuro e la mia carne sarà cibo
per pipistrelli cadaverici.
Mi strapperanno le membra
con un soffio
e la mia tela di donna
si moltiplicherà in mille pietre
da scagliare nel vuoto.
Sembrerò come sabbia
morta sotto il letto del mare
nel temporale degli abissi.
Sarò l'orrenda bestemmia
d'un giocatore incallito,
più folle d'uno sparo
senza mira.
12 aprile 2008
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Le paure del mio istinto sono i limiti del mio respiro.