Per le strade un formicaio
di carne e sudore.
Donne, come operai
curvi sulle fronti, a sbattere
piaceri nelle vene.
S'agitano i lampioni
alle cosce nude che non
si danno pace,
si raduna la notte ruffiana
tra le braccia di leoni infuocati.
Abbaiano i corpi
tra misteriosi sentieri
mentre si spalancano
fotocopie d'amore.
Si svestono le colpe
e i sospiri peggiorano.
Un gioco sporco
su occhi truccati
che preferirebbero
la morte
ad uno sguardo freddo,
impolverato di fango.
10 aprile 2008
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Precaria la mia mente fatica a cogliere suoni saggi quando passa l'illuminazione.