Le mie festività
Schiacciato dal mio "mal de vivre" affascinato dal mio maleddettismo vivo questi giorni di festa a soffrire le mie fragilitá intrise d'inferioritá e di passioni abortite in cui la mente patisce l'anima inaridita dentro cornici d'interioritá insudiciate dal suo esser assente alla vita e alle sue emozioni Apatie consumate a luci spente oppresse da affanni sconosciuti nell'oscuritá di vuoti spazi d'orgoglio che risucchiano il calore della vita E cangianti sfumature d'orizzonti nell'epica della quotidianitá assalgono il cuore anch'esso disamorato nel ricordo di battiti del recente passato che riconoscono in quegl'istanti dolci felicitá divenute ormai amare visioni . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati