Le mie giornate al Mareluna
Mi soffermo smarritoa guardar la sdraio, in questo mio universo quasi svuotato d'aneliti, ma al tempo stesso impregnato di vita. Mi vedo là seduto, come se una parte di me fosse rimasta incollata a quella stoffa, a quei fiori scoloriti nel nulla. E la mia fantasia galoppaper praterie immensesolitarie e silenziose,a respirar per sèla sua sensibilità cieca,desiderio di gloriaesposto al più intenso dolore, infatuata d'inatteso poteree grata all'umano sentire,a farsi carico beatodelle sofferenze del mondo..Cesare Moceo destrierodoc @ Tutti i diritti riservatiOpera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.