Le mie paure, vestali del mio vivere

Ardon nell'aria
notizie d'incipiente guerra,
là sovvengono immediate l'intime notti,
si spengono i pensieri,
gli occhi piangono d'incerto futuro
e il cielo non risplende più
di lucenti stelle.
E intanto derelitte menti
uccidono l'anime
in quelli che furono un tempo
turgidi petti,
mentre raggi di pallido sole
vagano freddi in quelle bufere
a divienir tumulti e somigliar di getto
a scrosci d'arido sperma.
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.