Le montagne dai mille volti
Mi dicevo, guardando le montagne
dai mille volti,
che mai avrei dimenticato
le nubi abbracciate alle strade
e l'abbaiare dei boschi.
Il fresco smalto delle sere,
il dominio delle minuscole contrade
l'accoppiarsi delle vipere,
erano l'incanto ed il pianto
delle mie vecchie estati.
Ho amato le aquile
ed il profumo di terra rimossa,
il sole in marcia tra i pini
il tranello dei burroni.
Mi sentivo nel cuore
la dolcezza della polvere
ed il vocio dei lupi
dagli occhi di velluto.
E cosi fu, io rimasi
in quelle sacre lenzuola
di vento e ciclamini
a specchiarmi nel ricordo
di quel cielo.