Le voluttà

Voglio un lungo bacio
che l'intensa brama alla bocca
infonda, e inquieta come la tempesta
sia tremenda e nell'anima impetuosa
osi straripare.

Voglio un amore che la
tua bocca angelicata attinga,
bagnata fronda cerula sinuosa
cui pupilla sprofonda e frange,
e si possente e voluttuosa
che la parola spenga, e in
quella eclissi assisa dispare languida .

Voglio che una vertigine infebbri
i nostri corpi, e un'impudica
vampa per le membra arda
poste sui notturni altari, e una
stella cada sui nostri occhi ebbri
velati da struggenti affanni.

Voglio un tremante lungo abbraccio
che a intrecciarsi volga come
la catena, e come ramo assiduo
sfiori l'antica volta querula
serena sopra l'angoscioso mare,
e nelle mani accolta la linfa vitale
come in una cuna, sorgente pura,
eterno giubilo per gli amanti.

Voglio trovare presso l'alta torre
un sarcofago santo che mi schiuda,
il venerando amore e l'occulta pace.
Amami e concedimi i tuoi baci.