Lettera a Graziano di Elode: Il volo dell'uccello
Quanto amore ancora credi di avere per me?
Un amore sconfinatamente illusorio o veritiero?
Un amore da potersi fidare al pieno come la luna quando è tonda?
Credimi se ti scrivo, che di tanto amore ne abbiamo piene le vene;
in ognuna scorre intrepido e tacito, ogni molecola porta il tuo nome.
Quanto si è disposti al fine di combaciare perfettamente?
Uccello dell'anima che annida nel petto, scriverti che di tanto amore ne posseggo ancora nonostante le tue dubbiose visioni, è per sino inutile talmente è vero il mio sentire.
Siamo le due facce della medaglia e tu, Graziano, amore mio sconfinato, perdona il mio sconforto, accogli la mia titubanza.
Fa di me, Gora, il tuo tempio prediletto, il tuo angolo di paradiso, il tuo amore più segreto.
All'alba delle parole che ti dedico, sii te stesso e abbraccia la mia sorte;
un amore è un amore, e tu sei il mio prediletto.