Lettera a mio padre
Ciao Papa'
non so perche' a volte sia cosi' difficile parlare alle persone che si amano.
L' eco delle parole non dette
adesso fa un rumore assordante.
Quante cose non sapevo di te;
che eri terraferma nel mio mare in tempesta
che eri la ragione che conteneva le mie follie,
la porta di casa sempre aperta dopo le mie fughe
la strada giusta.
Nulla ti e' stato risparmiato
in questi anni.
Sei andato avanti come potevi ed io
solo ora trovo il coraggio
di tenerti la mano.
Sei stato il padre che avrei voluto.
Gli occhi, la pelle, il sorriso che mi hai passato.
Qualche lacrima in cui anche io ho nuotato.
Il sangue, il sole, la memoria.
Noi non finiamo. Da qualche parte
noi continuiamo.
Allora so che puoi ascoltarmi,
che puoi sentire l' estate che arriva
chiedendo alla pioggia che cade
il senso di una morte che non ci uccide.
Da adesso in poi
saprai delle mie fragilita'
ti mostrerò i luoghi dai quali devo ancora tornare
ti raccontero' della battaglia
nelle notti senza luna.
Sappi che non saranno il tempo
ne' la distanza a cancellare il nome tuo.
Non potra' il silenzio tacere
tutto il bene che mi hai donato
perche' tu gia' sei oltre il tempo
e le distanze,
tu sei il mio amore.
Ti abbraccio Papa'
ti abbraccio forte.
Tu non lasciarmi cadere