Lettera odierna
Oltre il giardino dei disastri,
oltre lo stupro delle immagini,
oltre la violenza della normalità,
oltre
la banale striscia di sangue che dorme,
nel passaggio del tempo, anima di solitudini oppresse dal vento che naviga,
stropicciando piccole onde, sprecando battiti di pinne nere sulle oliate barriere di immoti silenzi,
volontà di cantare, vergogna di semplici domande, spericolati iceberg naviganti nel destino che si appresta.
Vortici azzurri verranno gelidi nel cuore malato
e saranno la notte
e saranno il destro andare
e verranno di mesto venire
e sarò di me il canto