Poesia
Levarsi divergenze
Per lunghe ore seguo
ghirigori degli occhi
fluidi pensanti
girano pagine, vagheggiano
di mappe antiche e nuove.
Sovviene lo scorrere di un treno
il bel fischio sull’erba.
Dov’è che andate
mentre sembrate a parlottare
ognuno questa lingua?
Prima che si voltassero
l’ho visto
avido e tenero il cipiglio
su porte audaci
“vorrei provare a dire e a fare
a sciogliermi dall’ordine”.
E poi, anche le foglie
avvolte al vento
fuori dai dedali a conoscere
l’altra metà del viaggio.