Leviamo al ciel le nostre candide mani

E non parlare

lontani da vani pensieri

ma guardandoci dritti negli occhi
a sentire l'eco dei sentimenti corrisposti

ubriachi di tenerezze

mentre i nostri corpi
si contraggono nel loro contatto indeciso

Godiamo

accettandoci in quel qualcosa
che sfugge all'intimo del nostro Essere

e si spande a riempire l'aria
pingue di povertà e di ricchezza

E poi restare con gli occhi rivolti al Cielo
ad affrontare il suo e il nostro rossore .
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cesaremoceo
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