Libero tra i confini del mio regno (16/11/22)
Eppur non m'è opprimente,
il silenzio di questa stanza
e il navigare della mente,
libero come una nave senza ormeggi.
E non ci son sospiri né rumori
nel solcar quelle onde,
solo io che parlo al nulla;
nè mi inquieta e anzi mi consola
questa mia solitudine apprezzata,
su cui scorrono imperterrite le ore,
dove posso farmi scorrazzare
qua e là dai pensieri
e dove posso arrivare in anticipo
o in ritardo a me stesso.
E mi sento in pieno rigoglìo
in questo voler essere eremo
a rivelarmi virgineo nel mio sentire
e forse anche un po' trionfale
nel mio vivere.
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Moces 69N @ t.d.r