Poesia
LIII
A sera un poco di sconforto adduce
mamma e lacrima cola sulle linde
gote confuse tra le chiome bionde
mentr’altra nel stanc’occhio già riluce.
Il dispero nell’alma non fa luce
anzi poco chiarore scuro rende
ma da nostra volontà anco discende
pensiero che lo core a pace induce.
La nostra sorte, mamma,è stata nera
per volere dell’Essere supremo,
è stata nera , sì , più della cera.
Nessuno può, però, darle chiarore;
sol Lui che regge barca col Suo remo
potrebbe, se volesse, ridar splendore.