Liturgia del Soldato
È il tempo della preghiera,
la non detta
Ora, ora sì.
Per il respiro azzurrato
di molecole sante,
Per lo Spirito aureolato,
a cui non dico,
Io dico di andirivieni luce,
la pettinata
Ora, ora sì.
È per aver peccato
che ritrovo la via.
Sbriciolato dalle certezze
camminate
Ricordato monolito di fede,
Ora mi pento
Ora, ora sì.
Dei fatti lunatici,
a cui non prendo certo il Chiarore
Io prendo la Storia:
ché di Te almeno una parte conosco.
Di quella forza non vista
io darò udienza ai meno
Ora, ora sì.
Fui in quel campo con il maestro
e il generalissimo Don,
Respirai l’aria Antica dei non so,
e oltre non dico.
Io dico che utile è ora
sottrarre la tara a quel cerchio
Ora, ora sì.
Fui fatto guerriero in una notte di marzo
(erano le idi)
Ma ero già tale al cospetto di capi:
ero di più, ora io so.
L’Informatore scese, e scampanarono
gli ungulati,
Ibride bestie puzzolenti dell’Argentato,
ora lo so.
Ma ora dirò di più
Ora, ora sì.