Lo sguardo tuo m'accarezzava
Sollevatosi il sole, in quel d'oriente,
rischiarava l'aurora, ancor dormiente.
Fragranze, nell'aria di primavera in fiore,
nel maggio guarnito di rose e di viole.
Lo sguardo tuo, magnetico, posato sul mio viso e sui miei seni,
giá m'accarezzava prim'ancora delle mani.
Respirar l'amore, ossigeno dei sensi,
inebriando l'olfatto del profumo della pelle
che fremeva sotto i baci e le carezze.
Frenesia dei corpi, nel divino atto congiunti,
quasi a divenir tutt'uno,
in quei memorabili momenti
fatti di solo "noi" e null'altro al mondo,
in un sublime delirio d'appartenenza sconvolgente.