Sorgeva uno specchio
nella mia mente,
se mi guardavo
non ero più io,
ma una immagine distorta di me
che vedeva la gente.
Mi domandavo se qualcuno
riuscisse a guardare
la mia vera essenza,
poi, mi disperavo
per aver creato quello specchio,
che difendeva e confondeva
le ombre e le luci
del mio volto segreto,
nel tempo diventato simile
al ritratto di un pagliaccio
con il trucco imbrattato
e le lacrime nere segnate
sono le tracce di chimere spezzate.
4 gennaio 2022
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Nelle stanze che continui a chiuedere ci sono le mie parole sole che scelgono d' amare.