Lodi e vergogne dell'interiorità (1981)

Imbroglione impastato di bugie

a lanciare sfide spavalde
su bianchi e nudi fogli

compagni di pene e tormenti

e sentimenti e trite parole

nella convivenza dei giorni
che invadono l'anima

stanca di diverse nature

a recitare le sue lodi
al di là d'ogni convenienza

E non mi vergogno
di dirmi poeta

o come tu vuoi
scribacchino dell'anima

nel godimento d'esprimere
la miglior coscienza

a custodirmi nel passato
e ancor di più nel futuro

Nell'attesa di vedermi sparire

Cesare Moceo © ®
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