Luna d’inverno

Luna d’inverno che dal melograno

per i vetri di casa filtri lenta

sui miei sonni veloci di ladro

sempre inseguito e sempre per partire.

Come un velo di lacrime t’appanna

e presto l’ora suonerà…

Lontano

oltre le nostre sponde, oltre le magre

stagioni che con moto di marea

mortalmente stancandoci ci esaltano

e ci umiliano, poi splenderai lieta

tu, insegna d’oro all’ultima locanda

lampada sopra il desco incorruttibile

al cui chiarore ad uno ad uno

i visi in cerchio rivedrò che un turbine

vuoto e crudele mi cancella.