Poesia
Lunedì
Se ti strappassero a me, come si decimano
dall'utero terroso le radici mute di culle,
io accecherei per sempre l'eccitata sete del vomere.
Perchè non voglio primavere alla mia porta
e il solletico delle giovani corolle ansiose di amplessi,
se non avrò la tua mano a dirmi come cominciano i boccioli.