LXXXII

La fortuna raggiunta non l’ha tocco
e manco la nutrice reso altera,
umili  son rimasti in loro sfera
palesando cervel dotto, non allocco.

Le faccende campestri non dan sbocco
che persona appassiona e rende fiera
pur  se  l’impegna da mattina  a  sera
e l’animo addolcisce e rende becco

Quando, però, l’impegno arduo sospinge
necessita all’occhio, *che altrove volge,
l’energia che da  quella  parte  pinge.

Indi l’ometto ch’è due fuochi in mezzo
adverso  lo  più  imponente  s’indulge
tralasciando, alquanto, quell’altro rozzo.