M'arresi

Odori incantevoli
d’inebrianti fiori esotici
Scossero capo e ventre

L’ineguagliabile mio desiderio
Si fuse, sciogliendosi,
alla tua solenne concupiscenza
confondendo la mia mai satura alchimia
al nostro solenne banchetto di sensi.

Girovaghi d’incuneate pulsioni
carpimmo d’un tratto l’inafferrabilità
Segreta di mille battiti d’amore
su scoppiettanti pulsioni sospese
Tra fumosi colli di piacere.

Accondiscendendo le nostre passioni
Ci scovammo nudi
su solchi d’inarrestabili dubbi.

...E m’arresi…

Ad immaginarti succube,
crisalide d’argento trafilata
dai sogni delle mie memorie
sui quali ricamo ancora
splendidi fregi d’amore
di cui mi sfuggono le geometrie.