Ma negli occhi sempre gaia

La sua casa è un refettorio
un convitto e un dormitorio.

Si spalancano le porte
‐ quasi porto per la sorte ‐

alla voce dei bambini
e anche all’ombra di alti pini.

Qui è che cuoca e buongustaia
senza scalmi né rotaia

si contendono il primato
con fioretto raffinato.

Ove Bacco usurpa luce
lingua rasa taglia e cuce,

e la tela che ha tessuto
è il colore del vissuto

senza Proci in piccionaia,
ma negli occhi sempre gaia.