MADRE TERRA

Qui sull’arida terra,
non nasce più ne fiori
e cespugli solitari,
deserte son le nostre
contrade e le città,
cosparsi di cenere
i campi abbandonati,
rivedo quei luoghi
tristi perduti nel tempo
rimane solo un ricordo
di campi biondeggiare
di spighe, e il nostro genere
dell’umana speranza,
acque limpide e gelide
scorrono lungo le rive
che sembrano miniate,
e la natura nostra amante
che si prende cura
dell’aspra sorte,
che me seco superbo
e sciocco tornar
indietro vorrei sui miei passi,
per liberarmi dell’aspra sorte
e di te nel petto mio
vorrei sentir il cuore
battere forte.
Ma le mie membra inferme
lasciano in me solo vergogna
non ho più la forza
non so più forte
E come un’onda
vengo spazzato via
In un sol fiato,
corrono i pensieri
ad incalzar a gran pena
ogni altro mio dolor,
pensando a te mia congiunta
così fatti pensieri
mi rendon la vita arida
su questa madre terra.