Maestro dell'anima,discepolo di vita
Solitario e incompreso
ancorché diverso
mi perdo nei rivoli dei miei disagi
corde emotive di facile commozione
tenute tese dai dolori che lacerano l'anima
Stridono i pensieri tra quelle ansie mansuete
mentre negli occhi
ordite speranze risvegliano i desideri
rimasti incisi nei ricordi della memoria
A cosa valgono i miei versi
se l'orizzonte restringe la sua luce
lasciando a quegli occhi
solo rimasugli di poesia
a cantare la loro oscurità
nel bagliore dei silenzi e là s'estingue ?
E invio lettere d'amore al tempo
pilastro dell'esistenza
astratto destinatario del mio vivere
trafitto dallo sconforto
a ricordare amene illusioni
nell'immensità scarlatta del mio crepuscolo
. ©. ®
Cesare MoceoAltro...