Malinconie
La luce consistente della sera
rinvia la dolce mia malinconia
che come preda in vista della fiera
non vede l’ora di guadagnar la tana.
Quando quest’altra lunga notte
ore sottrarrà all’imperfetta vita
e l’ultimo respiro del liso giorno
rimbomberà nei silenzi della terra,
io mi ritroverò di nuovo detenuto
dentro un tempio resistente al tempo,
il cui sagrato dei venerabili ricordi
mi ostenterà quadranti ‘sì pregiati
da non dover mai esser calpestati
ma sol guardati dal limitar dei bordi,
ispezionati in ogni singolare punto
per essere ammirati ad uno ad uno.
Sarà l’ora di nostalgie inamovibili
che del sonno non si cureranno,
che in sacro corteo avanzeranno
per reclamare un tuffo mio all’indietro.
Allora, poeta dovrò esser io
al solo scopo di sapermi raccontare
l’andata all’oggi e il ritorno a ieri.
Sì, poeta dovrò essere io…