Quale amore,
s'ammanta di sera tarda,
e diventa rapace,
spledente cavallo
dagli zoccoli irrequieti,
folto bosco verde
quando le musiche lo attraversano...
ed eccoti dinnanzi alla mio cuscino....
inchinati uomo,
davanti alla tua donna,
bacia la mia schiena
e le sue ossa,
che sotto il tuo peso,
per mezzo del tuo fiato,
hanno aperto un varco
fino alla carne del mio cuore....
e non vi è altra ragione
per indugiar all'amore,
se non lasciar morire
le ultime vergogne,
di questo sconquassato pianto,
e lasciare nel colare dell'attesa,
che l'ultimo amante,
ci porti la rosa dell'allenza.
8 novembre 2010
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