Solchi di sofferenza,
scavati,
su mappe molli intorno ai miei occhi...
In piedi,
solitaria, stendo le radici
in un vuoto profondo
di nero inferno e i miei rami,
scheletrici arti,
verso un cielo indifferente.
Una nebbia pesante
penetra,
attraverso le mie narici,
appannandomi i sensi
mentre i miei pensieri
entrano in scena
silenziosi,
attoniti burattini senz' anima.
Febbraio 2007
12 marzo 2008
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E'terribile!
Realizzo di non essere programmata!Vorrei tanto cucinarmi quel piatto speciale di quella volta... E'che quando non ho fame, non penso al cibo, quando invece ho fame, non ho la pazienza di aspettare!