Percorre il suo cammino
il grande gabbiano dal dorso nero,
timoniere del sole.
Sotto di lui, l’acqua.
Adesso il mondo sonnecchia ancora
come nell’acqua una pietra variopinta.
Giorno indecifrato. Giorni ‐
come caratteri aztechi!
Musica. E io resto imprigionato
in questo arazzo.
Le braccia sollevate – come una figura
d’arte rurale.
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Penso a quanto possa avere significato per me, più avanti nella vita, il metodo di trasformarsi in uno straccio senza vita. L’arte di lasciarsi calpestare senza perdere l’autostima. Non l’ho usata troppo spesso? A volte funziona, a volte no.