Il cielo si oscuro in un istante,
riempiendosi di grigie velature sfumate
a tratti marcate di tonalità più scure;
mentre boati di tuoni in lontano sentire,
preludono rovesci annunciati da tempo,
venti improvvisi accarezzano chiome di alberi invadenti.
Lampi di luce
riescono a notarsi
in un mattino di maggio già sveglio;
con un pallido sole nascosto
dietro nubi colme di pioggia,
pronte a riversarla su monti e città deste da tempo.
Fanciulli svegliati di soprassalto,
si rifugiano in confortevoli abbracci materni;
memori di passate paure invernali,
quando scrosci di acqua su asfalti assolati,
si riversano senza pensare ad altro.
Ed è silenzio tutt'intorno.
19 maggio 2024
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Si affoga non perché si cade in un fiume, ma perché si resta immersi sott'acqua.