Me

Io sono il gabbiano solitario che vedi laggiù sulla roccia,
guardando tristemente un'onda miserabile.

Io sono la stella lassù che si nasconde timida e irrequieta nel cielo,
masticando silenziosamente la sua pallida luce.

Io sono la foglia gialla caduta dalla cima dell'acero
sul marciapiede poco fa
e scomparve nel mucchio di foglie ugualmente gialle.

Ma quello che vedi ora è qualcuno
in un angolo dimenticato di un bar,
silenzioso come l'ombra di una statua,
triste come un pioppo solitario sulla riva di un fiume arido
qualcuno che beve vino,
chi si china,
che non sa scrivere su carta bianca,
chi è il poeta i cui occhi un tempo erano pieni di poesie.

Eppure ora il suo cuore ha accumulato rovine,
versi senza rima in una poesia dura e spietata.

Tradotto da Mey Dost