Tempo, che ricopri densa polvere,
silenzio, silenzio è la memoria,
barlume di verità innanzi al presente.
Le grida, le voci sono ormai spente:
sol risuonano nella nebbia del tempo.
In notte oscura
il vento soffia impetuoso,
istante per istante:
forse rimani smarrito innanzi
all’infinito silenzio ch’è il futuro!
(7/7/1998)
Da Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009.
2 febbraio 2009
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La musica è universale e, a un genio come Beethoven, nemmeno la sordità ha impedito di continuare a sentirla nella sua anima più profonda, per poter mettere in musica le vibrazioni infinite dell'universo.
Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 57, p. 17.